Sono a buon punto i lavori per la messa in opera di alcune piccole strutture adatte a far riprodurre il Discoglosso sardo all’isola del Giglio, specie target (*) di particolare importanza conservazionistica che vive in pochissime zone, in Sardegna, in Corsica e per quanto riguarda l’Arcipelago Toscano al Giglio, appunto, e a Montecristo.
Le attività, finanziati grazie al Progetto, fanno riflettere sull’importanza dell’acqua, una risorsa indispensabile per tutti gli ecosistemi insulari e per la vita dell’uomo.
Il discoglosso, come tutti gli anfibi, cerca ristagni d’acqua per deporre le proprie uova, ma il successo nella riproduzione è fortemente penalizzato dalla siccità o dai cambiamenti drastici delle zone in cui vive.
Sono sette i siti dove si è stabilito di posizionare questi manufatti (in alcuni casi in collaborazione e con l’autorizzazione dei proprietari) scelti in base alle loro caratteristiche morfologiche e idriche, insieme agli altri elementi del paesaggio.
L’obiettivo è quello di realizzare alcuni piccoli stagni artificiali nei quali consentire all’acqua di permanere nei mesi primaverili e soprattutto in quelli estivi.
Sono praticamente ultimate le due vasche in mattoncini e cocciopesto realizzate a Giglio Castello, in adiacenza ai fontanili storici, che raccontano come, fin dall’antichità, le popolazioni insulari abbiano avuto cura delle loro sorgenti.
Nell’interno e sulla costa, invece, tra le vigne a strapiombo sul mare, è già stato trasportato il materiale per la riqualificazione dei punti d’acqua e nei prossimi due mesi personale esperto andrà a completare i lavori creando nuove forme, simili alle pozze naturali, all’interno delle quali, con la primavera in arrivo, ci auguriamo che vi possano nuotare numerosi girini.